Vino invecchiato sul fondo del mare proveniente pompieri subacquei
Il vino invecchiato in fondo al mare: l’innovativa idea di Jamin
Hai mai sentito parlare di vino invecchiato in fondo al mare? L’idea di conservare il vino sott’acqua è nata con Jamin, una startup di ingegneria subacquea fondata a Portofino nel 2015. Si tratta di un concetto ancora in fase di sviluppo, ma che ha suscitato curiosità e interesse in tutto il mondo del vino.
Recentemente, Jamin ha organizzato una degustazione di vini invecchiati in mare a Roma, con l’obiettivo di presentare il progetto di conservazione subacquea di Antonello Maietta, ex presidente dell’Associazione italiana sommelier (Ais) e attuale presidente di Jamin.
Il processo di conservazione coinvolge la sistemazione delle bottiglie in ampie ceste metalliche, che possono contenere da cinquecento a mille bottiglie e vengono immerse a diverse profondità, a seconda della località. Il costo di ogni “cantinamento” subacqueo si aggira intorno ai 12mila euro, con un ulteriore investimento per l’operazione di estrazione delle bottiglie.
Le bottiglie devono essere conservate oltre il termoclino, lo strato di mare che separa le acque superficiali da quelle profonde, dove la temperatura è costante tra i 13 e i 14 gradi. Durante il periodo di conservazione, le bottiglie sono monitorate da sensori che segnalano eventuali sbalzi di temperatura o correnti anomale. Il periodo di affinamento in mare può variare da sei mesi a diversi anni.
Al momento, sono stati pubblicati solo studi scientifici preliminari sull’affinamento subacqueo del vino, ma il numero di bottiglie di vino invecchiate in mare è in costante aumento, sia in Italia che in altri paesi.
L’obiettivo di Jamin è quello di creare cantine “di prossimità” in vari territori, sfruttando la climatizzazione naturale dei fondali marini e riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto dei prodotti. Nonostante sia un mercato di nicchia, Jamin investe oltre il 30% dei fondi a disposizione in ricerca e sviluppo, dimostrando un forte impegno nella sostenibilità e nell’innovazione.
In conclusione, il vino invecchiato in fondo al mare rappresenta un’interessante novità nel mondo del vino, che unisce tradizione e innovazione, sostenibilità e ricerca. Le cantine subacquee di Jamin potrebbero presto diventare una realtà diffusa, portando un tocco unico e distintivo ai vini invecchiati in fondo al mare.
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