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Ribasso su WallStreet e Piazza Affari, petrolio in rialzo

La borsa degli Stati Uniti scende: le ultime notizie e i dati macroeconomici

La giornata di trading a Wall Street si è conclusa con una situazione piuttosto negativa, con il Nasdaq in calo del 0,9% e l’S&P500 del 0,6%. Ad influenzare il mercato sono stati principalmente i dati macroeconomici, che hanno mostrato un quadro leggermente migliore delle attese per quel che riguarda la manifattura, ma al contempo hanno evidenziato segnali di raffreddamento nel mercato del lavoro.

La giornata è stata inoltre segnata dalla tragica notizia delle due bombe esplose in Iran durante le commemorazioni del comandante supremo Qassem Soleimani, che hanno causato la morte di più di cento persone. Le autorità iraniane hanno già etichettato l’attacco come terrorismo, mentre la situazione si è ulteriormente complicata con l’uccisione del numero due di Hamas a Beirut da parte degli israeliani.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici, l’Institute for Supply Management ha pubblicato i suoi indici sulle condizioni della manifattura, con l’indice generale ISM che è salito a 47,4 da 46,7 di novembre, superando le aspettative. Tuttavia, la componente occupazione è peggiorata, mentre quella dei nuovi ordini ha mostrato segni di debolezza.

Dal Bureau of Labour Statistics è arrivata la comunicazione che alla fine di novembre i posti di lavoro vacanti erano 8,8 milioni, confermando una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente ma evidenziando una diminuzione rispetto al massimo storico toccato nel marzo del 2022. Il tasso di abbandono, sceso leggermente al 2,2%, mostra che gli occupati negli Stati Uniti sono meno propensi a lasciare un posto di lavoro in cerca di impiego con un salario maggiore.

Nel frattempo, i mercati sono in attesa delle minute relative all’ultima riunione della Fed e dei dati sul mercato del lavoro che verranno pubblicati venerdì, i quali potrebbero orientare la Banca Centrale nelle sue scelte di politica monetaria. Sul tema dei tassi, il presidente della Federal Reserve di Richmond, Thomas Barkin, ha dichiarato che nonostante i progressi compiuti sull’inflazione, gli aumenti dei tassi di interesse rimangono comunque “sul tavolo”.

A Wall Street, i titoli di alcuni giganti come Tesla, PayPal e Goldman Sachs hanno registrato perdite, mentre società dei settori più difensivi come Eli Lilly hanno chiuso in rialzo. Anche le società legate alle criptovalute, come Coinbase e Marathon Digital, hanno subito cali in scia alla diminuzione del valore delle criptovalute stesse.

Nelle borse europee, l’indice Ftse Mib di Milano ha chiuso in calo dell’1,4%, con alcuni titoli in negativo come Nexi, Prysmian, Moncler e Tim. Anche il Dax di Francoforte e l’EuroStoxx50 hanno mostrato perdite significative.

Nei mercati delle obbligazioni, il rendimento delle Treasury Note a dieci anni è salito al 3,95%, mentre il cambio euro dollaro si è portato a 1,091 dollari, in leggero ribasso. L’oro è sceso a 2.032 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha registrato un aumento, con il WTI e il Brent in rialzo del 3%. Bitcoin ha subito un calo del 6%, arrivando a 42.300 dollari.

In conclusione, la giornata è stata caratterizzata da una serie di eventi e dati macroeconomici che hanno influenzato i mercati finanziari, alimentando l’incertezza e la volatilità. Gli investitori dovranno ora monitorare da vicino l’evoluzione della situazione geopolitica e i prossimi dati economici, che potrebbero avere un impatto significativo sulle scelte di investimento nei prossimi giorni.

– Dati macroeconomici
– Riunione della Fed
– Mercato del lavoro


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