Tuiach attacca su immigrazione e disoccupazione a Monfalcone

Al termine del mercato degli oggetti usati, Piazza della Repubblica a Monfalcone è diventata cornice, oggi pomeriggio attorno alle 14.30, della breve manifestazione organizzata da Forza Nuova per protestare contro l’intera situazione che ha visto coinvolta la città di Monfalcone nelle ultime settimane. “Monfalcone è l’Italia che verrà, senza tradizione né identità”, questo lo slogan esposto sullo striscione dei militanti del partito di estrema destra, di fronte al palazzo municipale.

Fabio Tuiach attacca Lega e Fratelli d’Italia durante il discorso

Tra gli oratori Fabio Tuiach, già consigliere comunale a Trieste: “Se noi non faremo figli saremo sostituiti. Lega e Fratelli d’Italia ci hanno traditi”, così Tuiach che ha attaccato anche il presidente Fedriga, “l’uomo del gay pride, durante la cui legislatura sono arrivati più immigrati che sotto il governo Serracchiani”.

Accuse e polemiche durante la manifestazione

“Dove sono i compagni, i comunisti, che lottavano per i lavoratori? Ora solo bandiere arcobaleno. Nessuno pensa ai disoccupati, come me, che ho perso il lavoro perché scioperavo davanti al porto di Trieste durante il Covid. Ma ci sarà sempre un bengalese o un pakistano pronto a prendere il nostro posto”, così Tuiach.

“Vi stanno raccontando grandi balle, non aiutano le nostre famiglie, i nostri figli. Qui si vuole plagiare le menti dei nostri bambini cui si insegna che gli uomini possono diventare donne e viceversa. Una politica diabolica che vuole distruggere la nostra tradizione e le nostre eccellenze. Dovremmo insegnare quello che era volta l’Italia”, così ancora gli oratori che si sono scagliati anche contro “chi espone le bandiere di Israele, un Paese che sta compiendo un genocidio”, così ancora gli esponenti.

Manifestazione tranquilla nonostante le critiche

Nonostante critiche e preoccupazioni, dunque, in poco meno di un’ora l’intera manifestazione si è conclusa. Senza, fortunatamente, provocare scontri, né tantomeno contro manifestazioni ma portando in piazza, tutto sommato, poco meno di una trentina di persone.  

Foto di Fabio Bergamasco.

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