Livelli bassi di vitamina D legati a rischio CV in giovani
I livelli circolanti di 25-idrossivitamina D (25[OH]D) nel sangue possono rivelarsi un utile biomarcatore del rischio di malattie cardiovascolari (CVD) in giovani adulti sani, secondo i risultati dello studio ACTIBATE, pubblicati all’inizio dell’anno sulla rivista Journal of Endocrinological Investigation.
Lo studio ha esaminato l’associazione tra i livelli circolanti di 25-idroxivitamina D (25(OH)D) e i fattori di rischio CVD in giovani adulti. I ricercatori hanno condotto un’analisi secondaria dei dati dello studio Activating Brown Adipose Tissue Through Exercise (ACTIBATE) utilizzando i dati di 177 individui adulti sani con uno stile di vita sedentario e di età compresa tra i 18 e 25 anni.
I risultati hanno mostrato che i livelli di vitamina D sono correlati inversamente con l’indice di massa corporea (BMI), l’indice di massa grassa e la pressione arteriosa sistolica. Anche i marcatori del metabolismo del glucosio e epatici sono risultati inversamente correlati ai livelli di vitamina D. I partecipanti con carenza di vitamina D mostravano livelli più elevati di BMI, pressione sanguigna e marcatori epatici rispetto a quelli con livelli normali.
In generale, questo studio suggerisce che le concentrazioni circolanti di 25(OH)D possono essere utilizzate come un marcatore dello stato CVD, che può essere facilmente monitorato in individui giovani.
Questa scoperta è significativa poiché fornisce importanti indicazioni sulla correlazione tra i livelli di vitamina D e il rischio di malattie cardiovascolari nei giovani adulti. Alcuni dei partecipanti allo studio avevano mostrato carenze di vitamina D, il che potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiache.
In conclusione, i risultati dello studio ACTIBATE suggeriscono che i livelli circolanti di 25-idrossivitamina D possono fungere da biomarcatore del rischio di malattie cardiovascolari in giovani adulti sani. Questo apre la strada a ulteriori ricerche e studi per comprendere meglio l’importanza della vitamina D nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari.
– 25-idrossivitamina D
– Biomarcatore
– Malattie cardiovascolari (CVD)
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