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Bitcoin, liquidità ai minimi degli ultimi 10 mesi Pareri degli esperti – Benzinga Italia

Il collasso della rete bancaria rappresenta un rischio significativo per la salute del mercato delle criptovalute e delle monete come Bitcoin. Anche se il prezzo del Bitcoin si è ripreso dai minimi di marzo, raggiungendo un massimo di oltre 42.000 dollari a dicembre, la crisi che ha causato il crollo iniziale pone ancora un problema al mercato. La chiusura della rete SEN di Silvergate e della rete Signet di Signature all’inizio di marzo ha esposto il mercato delle criptovalute al rischio di scarsa liquidità.

“La liquidità è re” – un detto negli ambienti commerciali – descrive adeguatamente l’importanza della liquidità. Caratterizza la capacità di un mercato di facilitare gli scambi tra un asset e una valuta fiat. La bassa liquidità attorno a un asset porta a inefficienze del mercato in cui i trader perdono denaro a causa di eventi come scarsità di ordini, slittamento e spread più ampi. Può anche causare una significativa volatilità e scoraggiare gli investitori esperti dal effettuare transazioni.

La responsabile della ricerca di Kaiko, sottolinea che la situazione attuale è “abbastanza pericolosa” e potrebbe portare a massicce fluttuazioni dei prezzi in entrambe le direzioni, dunque nei prossimi mesi gli investitori dovranno tenere aperti gli occhi. La crisi di liquidità di Bitcoin si è manifestata inizialmente con un calo di circa l’1% del market depth dopo la chiusura delle reti SEN di Silvergate. Questa diminuzione dell’1% viene calcolata dagli specialisti tenendo conto della quantità di domanda e offerta, così come il valore medio di mercato di queste negoziazioni.

Ad oggi, il market depth di Bitcoin attualmente si assesta intorno al -16% rispetto alla sua apertura mensile, evidenziando dunque come la liquidità di Bitcoin sia ai minimi degli ultimi 10 mesi. In questi casi, porta spesso ad inefficienze nella negoziazione degli asset. Diventano comuni, allora, slippage elevati e tassi di spread più ampi del normale. Anche la quota di mercato dei dollari fiat e delle stablecoin è cambiata drasticamente, con il volume delle stablecoin sugli scambi centralizzati che è aumentato da una quota del 77% al 95% in poco più di un anno.

Sebbene il passaggio alle coppie di trading delle stablecoin non sia un problema per gli investitori medi e piccoli, può diventarlo per i trader più sofisticati. Un progetto recente che unisce entrambe le dimensioni – crypto e realtà – è eTukTuk, una criptovaluta innovativa che mira a creare una rete concreta di stazioni di ricarica nel mondo reale. Il progetto è in prevendita e sta procedendo a gonfie vele, attirando man mano sempre più investitori attratti dalla possibilità di un vero e proprio boom nel valore del token. Secondo i piani di eTukTuk, il team provvederà a creare delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, oltre a dei tuktuk elettrici (da cui il nome) che potranno essere utilizzati in sharing o come trasporto pubblico dai governi.

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