Nuove generazioni e lavoro cosa cercano?
Le relazioni umane al centro del lavoro
Le relazioni umane sono tornate al centro dell’attenzione, soprattutto sul luogo di lavoro. Infatti, sono le nuove generazioni ad evidenziare la necessità di instaurare relazioni autentiche con i colleghi affinché si possa creare un ambiente lavorativo sostenibile. E sull’argomento è il report intitolato Generazioni a confronto nel mondo del lavoro condotto da Hacking Talent, una piattaforma digitale impegnata a supportare le organizzazioni nella realizzazione di strategie HR, in collaborazione con Factanza Media ad analizzare le principali emozioni ed esigenze percepite dalle diverse generazioni al lavoro.
Difficoltà e stress delle nuove generazioni
Attraverso le risposte fornite a 18 domande è emerso che Millennials e Gen Z hanno difficoltà a pensare a lungo termine ma, essendo più istruite rispetto alle generazioni precedenti, entrano nel mondo del lavoro in ritardo ma con maggiori competenze. Oltre la metà del campione, il 64%, prova stress ogni giorno sul proprio luogo di lavoro e solo 2 persone su 5 hanno la possibilità di esprimersi liberamente.
Le sfide delle diverse generazioni
D’altra parte, invece, se i membri della Generazione X si sentono schiacciati tra doveri lavorativi e familiari faticando a trovare il cosiddetto work-life balance e i Millennials temono di non riuscire a costruire il futuro che vorrebbero a causa di stipendi troppo bassi e lavori precari, la Generazione Z ha paura di essere ignorata nonostante le competenze professionali e, di conseguenza, di non poter dimostrare le proprie capacità.
Le nuove prospettive sul lavoro
«Ciò che colpisce di queste due generazioni è che il lavoro non viene più visto come focus principale. Contrariamente a quelle precedenti, autorealizzazione e felicità personale sono aspetti prioritari che concorrono a un migliore stato di benessere soggettivo. La percezione del lavoro è quindi notevolmente cambiata per queste generazioni: il lavoro è un mezzo di crescita economica e professionale, ma a differenza di Baby Boomers e Generazione X non deve prevaricare le esigenze della vita privata» spiega Federica Pasini, CEO e co-founder di Hacking Talents.
Carenza di relazioni empatiche sul lavoro
Sempre dall’indagine risalta che il livello di solitudine in ambito lavorativo è quotidianamente crescente, infatti, quasi 5 partecipanti al sondaggio su 10 – il 43% – lamenta la carenza di relazioni empatiche sul luogo di lavoro mentre il 20% ha dichiarato di sentirsi solitario: «Lavorare in un ambiente caratterizzato da relazioni positive, da una comunicazione chiara e dalla possibilità di crescere all’interno dell’organizzazione, non solo su un piano professionale ma anche personale, sono degli elementi imprescindibili per poter parlare di retention dei talenti. Uno dei fattori più importanti per sviluppare il senso di appartenenza è dato da quanto un’organizzazione è in grado o meno di investire sullo sviluppo personalizzato di ogni persona» ha concluso Pasini.
Suggerimenti per migliorare la giornata lavorativa
I dati fanno senza dubbio riflettere ma cosa fare nel frattempo per migliorare la propria giornata lavorativa tra scadenze e relazioni con i colleghi? Dal saper ascoltare gli altri all’essere propositivi, nella gallery trovate 5 suggerimenti utili forniti dagli esperti di Hacking Talents per vivere al meglio la quotidianità sul posto di lavoro.
– relazioni autentiche con i colleghi
– principali emozioni ed esigenze
– difficoltà a pensare a lungo termine
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