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IMPT: la rivoluzione della compensazione delle emissioni di carbonio tramite blockchain
Anche la blockchain ha scoperto il mutamento climatico, con una serie crescente di progetti che mirano a dare una risposta decentralizzata ai problemi di approvvigionamento energetico. Tra quelli che hanno catturato l’attenzione dei criptofans, un posto di rilievo spetta sicuramente a IMPT.
IMPT.io è un protocollo che si propone di rivoluzionare il mercato della compensazione delle emissioni di carbonio facendo leva sulla tokenizzazione dei crediti di carbonio. Questi certificati, corrispondenti a una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita, possono essere acquistati da aziende e istituzioni al fine di contribuire alla realizzazione di progetti compensativi di tutela ambientale.
Le aziende o le organizzazioni che li acquistano sono quelle che non possono oppure non riescono a ridurre o eliminare completamente le proprie emissioni di CO2. Per compensare il danno ambientale, possono acquisire questi speciali titoli da enti esterni certificati, contribuendo al finanziamento di progetti di efficientamento energetico, forestazione o produzione di energia pulita. La maggior parte dei progetti sostenuti tramite questo strumento sono destinati ai Paesi in via di sviluppo, riducendo il divario tra quelli ricchi e poveri, favorendo al contempo la decarbonizzazione su scala globale.
IMPT si propone di trasferire questo processo sulla blockchain, offrendo maggiore trasparenza, sicurezza e convenienza. Gli utenti possono ritirare i loro crediti di carbonio all’interno del protocollo e ricevere in cambio NFT gratuiti (Non Fungible Token). Ognuno di loro può anche monitorare il proprio impatto ambientale all’interno del protocollo, espressi sotto forma di un punteggio IMPT. A gestire il tutto è una DAO (Decentralized Autonomous Organization), che fornisce gli input che il progetto deve rispettare, oltre a decidere quali aziende possono esservi associate.
A fungere da token di servizio è IMPT, il cui possesso consente anche la partecipazione ai processi decisionali interni alla rete. Si tratta di un token ERC-20 basato sulla blockchain di Ethereum, che ha ridotto drasticamente le sue emissioni grazie al Merge e al passaggio dal Proof-of-Work al Proof-of-Stake.
L’accoglienza riservata al progetto è stata molto positiva, con oltre 25.000 aziende di ogni parte del globo che hanno deciso di far parte della rete nel corso del 2022. Queste aziende premiano la propria clientela restituendo loro token IMPT in qualità di cashback per gli acquisti condotti a termine.
Con un mercato dei carbon credit che varrà oltre 100 miliardi di dollari nel 2030, secondo un rapporto di Bloomberg, le prospettive di IMPT appaiono molto promettenti. La crescente attenzione dell’opinione pubblica verso le questioni ambientali è stata intercettata dal settore blockchain, e IMPT ha beneficiato al massimo di questa corrente di simpatia, come dimostra il risultato della prevendita. Non sorprenderebbe dunque una sua esplosione nell’immediato futuro.
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