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Emergenza lavoro in Serbia fuga giovani e pochi stranieri lavoro

La Serbia sta affrontando una grave carenza di forza lavoro, con migliaia di persone che lasciano il Paese ogni anno in cerca di migliori opportunità altrove. Questo fenomeno ha generato ripercussioni significative sull’economia e sul sistema sanitario del Paese.

Secondo i dati statistici, la Serbia è al nono posto nel mondo per il numero di persone che perde ogni anno, con una diminuzione di circa 72 mila abitanti all’anno. Questa cifra include sia l’aumento naturale negativo, dovuto alla differenza tra il numero di morti e il numero di nuovi nati, sia il numero di coloro che lasciano il Paese in cerca di lavoro o opportunità migliori.

In particolare, l’aumento naturale negativo è di circa 46 mila persone, mentre il resto è costituito da coloro che si sono trasferiti all’estero. Tuttavia, molti esperti sostengono che il numero reale di persone che lasciano la Serbia ogni anno potrebbe essere significativamente più alto, oscillando tra le 45 e le 60 mila persone.

Inoltre, il recente censimento della popolazione ha mostrato che nel periodo dal 2011 al 2022 la Serbia ha perso quasi mezzo milione di abitanti, una cifra che gli esperti ritengono sia sottostimata, poiché i dati sulle persone che hanno lasciato il Paese potrebbero non essere completamente accurati.

Questa carenza di forza lavoro ha un impatto significativo su diversi settori, in particolare nel sistema sanitario e nei settori del trasporto e dell’edilizia. Specialisti come anestesisti, neurologi, pediatri e oculisti sono particolarmente difficili da trovare, mentre nel settore del trasporto su strada mancano circa 20mila autisti e nel settore dell’edilizia c’è un bisogno cronico di lavoratori qualificati.

La risposta a questa carenza sembra arrivare dall’estero, con un aumento significativo di lavoratori stranieri che cercano opportunità in Serbia. Tuttavia, molti di loro affrontano difficoltà nell’integrarsi nella società serba a causa della barriera linguistica. Questo ha portato molti migranti a non rimanere nel Paese, preferendo spostarsi in altri Paesi europei in cerca di migliori condizioni di lavoro.

Alcune città serbe stanno cercando di imparare dalla vicina Croazia, che presto non avrà più bisogno di traduttori poiché i lavoratori stranieri impareranno la lingua croata. Questa mossa potrebbe essere un passo importante per facilitare l’integrazione dei lavoratori stranieri in Serbia e affrontare la grave carenza di forza lavoro che sta colpendo il Paese.

– in Serbia
– Il Paese dei Balcani
– 72 mila persone in meno


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