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Enel buy imperdibile nonostante resti indietro Ftse Mib

Enel in rosso per la quarta seduta di fila

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Enel, che viaggia ancora in territorio negativo, perdendo terreno per la quarta giornata consecutiva. Il titolo, dopo aver ceduto quasi un punto percentuale ieri, mostra ancora debolezza oggi, presentandosi negli ultimi minuti a 6,073 euro, con una flessione dello 0,88% e oltre 8,2 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 22,5 milioni.

Enel scende in controtendenza rispetto al Ftse Mib e occupa una delle ultime posizioni nel paniere delle blue chip. Il titolo non è aiutato dalle indicazioni che arrivano dal mercato obbligazionario, con lo Spread BTP-Bund che si contrae, tanto che al momento arretra dello 0,8% a 155,11 punti base. Qualche vendita sui BTP, con i tassi in leggera crescita che vedono il rendimento del decennale salire dello 0,17% al 3,868%.

Intanto Enel si conferma in territorio negativo e finisce sotto la lente di alcune banche d’affari. Quest’oggi gli analisti di Goldman Saschs hanno confermato la loro view bullish sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo ritoccato leggermente da 8,8 a 8,7 euro. Quest’ultima mossa riflette una revisione delle stime che, con riferimento all’utile per azione sono state ridotte dello 0,5% per quest’anno, dell’1,9% per il prossimo, del 3,8% per il 2026 e del 3,3% per il 2027.

Analogamente ai colleghi di Goldman Sachs, anche gli analisti di HSBC hanno rivisto target price e stime. Da una parte gli esperti hanno ribadito il rating “buy” sul titolo e dall’altra hanno ridotto frazionalmente il fair value da 7,6 a 7,5 euro. Il broker ha migliorato del 4% le stime sull’utile netto per quest’anno, tagliando però quelle riferite ai prossimi due anni, con una riduzione del 2% per il 2025 e del 4% per il 2026.

Gli analisti fanno notare che il 2024 è partito male per il settore delle utility in Europa, per via del calo dei prezzi energetici e delle aspettative sui tagli dei tassi di interesse. L’idea è che il ribasso del comparto sia strutturale e destinato a durare almeno nel medio termine, anche per via dell’aumento della temperatura media riconducibile al cambiamento climatico. Questo ha portato così a rivedere le stime anche su Enel, di cui però HSBC apprezza il modello integrato, che permette al gruppo una certa protezione con una minore esposizione ai competitors dediti unicamente alla produzione.

Buone notizie per Enel arrivano anche da Mediobanca, che in questi giorni ha reiterato la raccomandazione “outperform”, confermando il titolo tra le top pick per il 2024. La scelta del titolo tra i preferiti per quest’anno è stata presa anche alla luce degli obiettivi contenuti nel nuovo piano industriale che contemplano una semplificazione della struttura e un’integrazione verticale della strategia.

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