Milano in rosso, Ferrari vola, banche male
La borsa di Milano chiude in rosso: Vola Ferrari, male le banche
La giornata di scambi in borsa si è conclusa con una tendenza negativa per la maggior parte delle borse europee, tra cui anche Piazza Affari. Gli scambi sono stati influenzati soprattutto dalle trimestrali, ora che le principali banche centrali occidentali hanno terminato il primo round di riunioni dell’anno. In particolare, la Bank of England ha deciso di mantenere il tasso di interesse chiave al 5,25%.
A Milano ha spiccato il rally di Ferrari, con l’amministratore delegato che ha parlato di un forte portafoglio ordini per tutto il 2025. Al contrario, sono scese le banche, dopo i risultati trimestrali sotto le attese e gli outlook deboli della banca francese BNP Paribas e dell’olandese ING.
Sul fronte macroeconomico, l’inflazione di gennaio nell’Eurozona ha registrato variazioni di -0,4% m/m e di +2,8% a/a. In Italia, l’inflazione è risalita come atteso a gennaio, ma ha sorpreso al ribasso.
L’euro / dollaro USA ha mostrato un lieve aumento, mentre l’oro ha registrato un aumento dell’1,26%. Il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha continuato la sessione in rialzo e ha chiuso a 76,75 dollari per barile.
Il controvalore degli scambi nella seduta è stato pari a 2,96 miliardi di euro, in rialzo rispetto alla vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,61 miliardi di azioni.
Nel dettaglio, Piazza Affari ha archiviato la seduta sui livelli della vigilia, con il FTSE MIB che ha riportato una variazione pari a -0,18%. Il FTSE Italia All-Share ha ceduto alle vendite, mentre il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia Star hanno mostrato variazioni negative.
Tra i titoli principali di Piazza Affari, Ferrari ha registrato un incremento del 9,21%, mentre Banca MPS ha chiuso a -3,42%. Tra i titoli a media capitalizzazione, GVS ha registrato un aumento del 3,47%, mentre Banca Popolare di Sondrio ha archiviato la seduta a -5,46%.
In generale, la giornata ha visto un mix di performance positive e negative, con alcune società che hanno registrato forti ribassi mentre altre hanno evidenziato notevoli incrementi. Resta da osservare l’andamento delle prossime sedute per valutare se questa tendenza si confermerà nel breve e medio termine.
– Inflazione
– Petrolio
– Rendimento del BTP decennale
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