Pensione non dichiarata multe in arrivo dalla Guardia di Finanza
Le prime multe per le nuove regole sulla dichiarazione delle pensioni
La Guardia di Finanza ha emesso le prime multe in relazione alle nuove regole sulla dichiarazione delle pensioni. Questo argomento è sempre stato molto delicato in Italia, dove i pensionati devono attenersi a regole ferree per evitare sanzioni e rischiare la sospensione dell’assegno pensionistico.
Uno degli aspetti più critici riguarda il cumulo tra l’assegno pensionistico e il reddito da lavoro. In molti casi, infatti, non è permesso cumulare questi due tipi di reddito e la legge prevede delle precise eccezioni.
Recentemente, l’INPS ha emesso una circolare per specificare i casi in cui il cumulo è vietato. Ad esempio, l’unica eccezione in cui è consentito il cumulo è la quota 103 concessa con il metodo contributivo e con limiti ben precisi. In altri casi, è importante comprendere e rispettare le regole per evitare sanzioni.
Un aspetto cruciale riguarda il requisito di vecchiaia. In generale, la non cumulabilità viene prevista dal primo giorno di pensione fino al raggiungimento dei termini per beneficiare della pensione di vecchiaia. I pensionati con quota 100 o 102 sono tenuti a dichiarare eventuali redditi da lavoro fino al compimento dell’età in cui sarebbe possibile godere dell’assegno pensionistico di vecchiaia.
Inoltre, vi è un limite di 5.000 euro per i redditi da lavoro occasionale che consentirebbe il cumulo con l’assegno pensionistico. Tuttavia, superare questo limite può portare alla sospensione della pensione e al rimborso delle mensilità indebitamente percepite.
In conclusione, è fondamentale che i pensionati prestino attenzione alle regole sulla dichiarazione delle pensioni e evitino di incorrere in sanzioni. La conoscenza e il rispetto di tali regole sono essenziali per garantire la continuità e la sicurezza dell’assegno pensionistico.
– Cumulo con il reddito da lavoro
– Quota 100 o quota 102
– Sospensione della pensione
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