Stellantis-governo, tensione. Meloni «Niente sussidi». Azienda un mese in…
Stellantis: alta tensione e polemiche con il governo
La tensione tra il governo italiano e Stellantis è ai massimi storici. Le recenti indiscrezioni riguardanti una possibile fusione tra Stellantis e la casa automobilistica francese Renault sono state prontamente smentite dal presidente John Elkann. Secondo Elkann, non esiste alcun piano in merito a operazioni di fusione con altri costruttori. Tuttavia, le polemiche non si fermano qui.
La premier Giorgia Meloni ha definito “bizzarre” le parole dell’amministratore delegato Carlos Tavares riguardo agli incentivi ecologici del governo italiano e ha minacciato di spostare gli stabilimenti all’estero se non ci sarà un cambiamento nella politica del governo. Meloni, durante un viaggio in Giappone, ha dichiarato di non poter rispondere in modo specifico alle affermazioni di Tavares, definendole “curiose” e ribadendo il recente investimento italiano negli eco-incentivi.
Tutto ciò ha scatenato un vero e proprio scontro tra il governo italiano e Stellantis. Le polemiche sono ulteriormente alimentate dai rumors riguardanti la possibile fusione tra Stellantis e Renault, che hanno influenzato pesantemente i mercati azionari.
La minaccia di delocalizzare la produzione senza un aiuto del governo sugli ecoincentivi ha suscitato forti reazioni politiche, con la premier Meloni e il leader Matteo Salvini che hanno risposto duramente alle affermazioni di Tavares.
Inoltre, è emersa la possibilità che lo Stato italiano entri nell’azionariato di Stellantis, un’idea criticata da Salvini, il quale ha sottolineato le criticità legate agli investimenti pubblici nel settore automobilistico.
In tutto questo caos, Elkann ha cercato di rassicurare sul coinvolgimento di Stellantis al tavolo automotive promosso dal governo italiano per affrontare le sfide della transizione energetica. Tuttavia, le acque rimangono agitate, anche a causa dell’annuncio della cassa integrazione per tutto il mese di marzo ai lavoratori impiegati sulle linee Maserati e 500 Bev nello stabilimento di Mirafiori.
La situazione è in continua evoluzione e le polemiche non accennano a placarsi. Resta da vedere come si evolveranno le relazioni tra Stellantis e il governo italiano, nonché le possibili ripercussioni sul settore automobilistico e sull’occupazione in Italia. La vicenda è destinata a tenere banco ancora per molto tempo.
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